“Autoritratto” – 1963
Olio su compensato, cm 35×50
LA PUNTA DI SPATOLA

Negli Anni ‘60 Carlo Bottiroli sperimenta la tecnica della “punta di spatola”.

La spatola è un attrezzo caro all’artista e lo utilizzerà per molti anni: il suo desiderio è quello di dare alle opere oltre che la forma ed il colore, anche la materia.

Nei dipinti di questo periodo egli utilizza tuttavia la spatola anche e soprattutto “di punta”.

In una prima fase, predomina il colore rosso in tutte le sue sfumature che presto lascia il posta ad una più ampia cromia, all’uso più versatile della spatola, all’ingresso del pennello.

I soggetti preferiti sono quelli appartenenti alla sfera affettiva: la moglie, la propria famiglia, i paesaggi romani (dove l’artista ha vissuto per alcuni anni), raffigurazioni della sofferenza di Cristo ed angoli poetici che trasmettono messaggi talvolta nostalgici come “Alla deriva”.

“Alla deriva” – 1961
Olio su masonite, cm 40×80
“Sonno” – 1962
Olio su tavola, cm 35×50
“Tramonto tortonese (la fornace)” – 1962
Olio su masonite, cm 48×80

I luoghi dell’infanzia dell’artista, a lui molto cari ed i ritratti dei suoi figli, gli aprono la strada verso una pittura più impegnativa.

“Loreto” – 1964
Olio su tavola, cm 40×53
“Loreto” – 1964
Olio su tavola, cm 40×53
“Mia figlia Donatella” – 1964
Olio su masonite, cm 60×110
“Davide e il suo triciclo” – 1966
Olio su tavola, cm 42×48
“Danilo con Bella” – 1972
Olio su tela, cm 60×110

Carlo Bottiroli era anche un fervido credente: per questi motivi il soggetto religioso è ricorrente nelle sue opere.

Spiccano sicuramente i numerosi Cristi nei quali, ancora una volta, a muovere la mano dell’artista è il suo sentire personale: ecco, allora, che il significante va oltre al dogma, è il dolore del profeta, della vittima.

Così diventa inevitabile il passaggio dalla dimensione intima e spirituale al bisogno di “parlare” all’umanità tutta.

“Cristo morto” – 1964
Olio su masonite, cm 40×80
“Sofferenza” – 1964
Olio su masonite, cm 40×80

“DONNA ELENA”

“Il boa” – 1969
Olio su masonite, cm 50×100

Nell’opera “Il boa” l’artista ha raffigurato la moglie (“Donna Elena”, così era stata soprannominata dal critico d’arte Alessandro Barberis), sempre al fianco del marito e sua accanita sostenitrice in tutti i sensi.

“La bevuta” – 1964
Olio su masonite, cm 40×50
“Pioggia” – 1965
Olio su masonite, cm 35×45
I SIMBOLI

Negli Anni ’60 Carlo Bottiroli inizia ad inserire e raffigurare nelle sue opere alcuni simboli che ritroveremo spesso nella sua produzione: le candele, le maschere e, successivamente, anche rondini e colombe bianche.

“Mistero carnevalesco” – 1966
Olio su tavola, cm 42×48

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