I PRIMI VOLTI

Carlo Bottiroli ha iniziato a dipingere giovanissimo.

Risalgono addirittura alla scuola elementare i suoi primi dipinti.

Si racconta che, come consuetudine del tempo, il maestro avesse un giorno dato come compito agli alunni “disegnare il duce”.

Quando Carlo Bottiroli presentò al maestro il suo disegno, l’insegnante lo punì severamente con una bacchettata e lo accusò di aver ricalcato il volto di Benito Mussolini.

Delle prime opere di Bottiroli rimangono oggi due ritratti dei suoi genitori, risalenti agli Anni ‘40, che rappresentano i primi studi dell’artista nell’interpretazione della figura umana accanto ad alcune opere già cariche di vigore e provocazione come “Otello”.

“Mio Padre” – 1940
Olio su cartone, cm 20×30

Alla giovane età di 17 anni, Bottiroli dipingeva secondo la consuetudine del tempo.

In questi anni, il giovane artista frequenta la casa di Patri, di Cavanna e di Bruno Pagella, suo grande amico.

“Mia madre” – 1943
Olio su compensato, cm 25×30
GLI ANNI ’50

Sono gli anni in cui Carlo Bottiroli trascorre l’importante esperienza artistica a Roma nell’ambiente di Via Margutta facendo parte del gruppo “I Pennellacci” e conoscendo artisti importanti come Novella Parigini, Vasckess, Caraceni, Carmelo, Gianpistone e Guttuso.

Della grande produzione artistica degli anni ’50 rimane solo un volto di donna in quanto Bottiroli “spese” quasi tutti i suoi dipinti nell’ambiente artistico di Roma.

“Testa di donna” – 1954
Olio su masonite, cm 30×40

PERIODO SUCCESSIVO – GLI ANNI ’60 >